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Dati chiave


Il 2022 è stato un anno caratterizzato sia da una ripresa del traffico a livello mondiale, spinta dall’allentamento delle restrizioni ai movimenti e da una eco della pandemia che con il passare dei mesi è andata sempre più affievolendosi, sia dall’instabilità ed imprevedibilità dello scenario attuale a causa dell’aggressione della Russia all’Ucraina, la quale ha inevitabilmente prodotto un forte impatto per via dell’aumento dei costi dell’energia e materie prime e, di conseguenza, dell’inflazione.

Nel 2022 i ricavi consolidati si assestano a 134,6 milioni di euro con una crescita di 76 milioni di euro rispetto al 2021 (+130,1%) e del 7,5% rispetto al 2019. Questo risultato fortemente positivo risente del contributo di 21,1 milioni di euro derivante dal Fondo di compensazione dei danni subiti a causa Covid-19 nel periodo 1° marzo – 30 giugno 2020, di cui alla Legge 30 dicembre 2020, n. 178 (c.d. Legge di Bilancio 2021). I ricavi rettificati, al netto del margine dei servizi di costruzione, dei ricavi da credito da Terminal Value sugli interventi del fondo di rinnovo e del Fondo di compensazione, sono di 97,4 milioni di euro e fanno registrare una crescita del 93,2% rispetto al 2021 e un calo del 10,3% rispetto al 2019. I ricavi per servizi aeronautici crescono dell’80,3% rispetto al 2021 e calano del 15% rispetto al 2019 per effetto dell’andamento del traffico e di un calo delle tariffe aeronautiche. I ricavi per servizi non aeronautici crescono del 112,2% rispetto al 2021 e calano del 4,6% rispetto al 2019. L’andamento dei ricavi per servizi di costruzione risente degli investimenti realizzati nel periodo: crescono (+98,1%) rispetto al 2021 per maggiori investimenti nel settore aviation e calano (-2,9%) rispetto al 2019 per minori investimenti nel settore non aviation. Per quanto concerne infine gli altri ricavi e proventi della gestione, in questa categoria rientra il contributo derivante dal Fondo di compensazione di 21,1 milioni; anche al netto di tale contributo si registra una crescita sia rispetto al 2021 (+107,6%), che al 2019 (+27%).

I costi operativi crescono complessivamente del 45,1% sul 2021 riallineandosi sostanzialmente con quelli sostenuti nel 2019 (-0,6%). Nel dettaglio, i costi dei materiali di consumo e merci mostrano un aumento (+109,2% rispetto al 2021 e +79,3% rispetto al 2019) prevalentemente dovuto al maggior acquisto di carburante per aeromobili e di liquido de-icing.
I costi per servizi sono superiori al 2021 (+37,5%) per effetto dell’incremento dei servizi correlati al traffico (come, ad esempio, i servizi dei controlli di sicurezza), ma soprattutto dei costi di tutti gli altri servizi (utenze, manutenzioni, pulizie, sgombero neve). I costi per servizi crescono leggermente anche rispetto al 2019 (+2,2%) a causa dall’incremento del costo per utenze, servizi di vigilanza aggiuntivi dovuti alla pandemia, pulizie e assicurazioni. Crescono anche i costi per canoni, noleggi e altri costi (+80,8% rispetto al 2021 e -4,1% rispetto al 2019) a causa principalmente della variazione dei volumi di traffico in base ai quali vengono calcolati i canoni di concessione e di sicurezza. Infine, gli oneri diversi di gestione sono in linea con il 2019 (-0,1%) ma in aumento rispetto al 2021 (3,8%) per la crescita degli oneri tributari e del contributo al servizio antincendio.

Nel 2022 si registra un Margine Operativo Lordo (EBITDA) di 54,8 milioni di euro, contro un risultato di 3,5 milioni di euro del 2021 e di 44,9 milioni di euro nel 2019 (+22%). Tale risultato risente fortemente del contributo derivante dal Fondo di compensazione di 21,1 milioni di euro. Al netto di tale Fondo e del margine dei servizi di costruzione, dei ricavi da credito da Terminal Value sugli interventi del fondo di rinnovo, l’EBITDA si attesta a 32,9 milioni di euro.

Il risultato netto consolidato, interamente di competenza del Gruppo, si attesta ad un utile di 31,1 milioni di euro a confronto con la perdita di 6,7 milioni di euro del 2021.


Il 2022 ha fatto registrare una progressiva ripresa dei volumi di traffico raggiungendo, nel terzo trimestre, i livelli del 2019. Dopo un mese di gennaio impattato dalla variante Omicron, a partire dal mese di febbraio, grazie alla riduzione delle restrizioni per gli ingressi in Italia di passeggeri provenienti dai Paesi UE, i volumi di traffico hanno fatto segnare un graduale aumento. A partire da giugno, il traffico ha superato quindi i livelli pre-pandemici, fino a registrare i record storici di passeggeri transitati nell’aeroporto nei mesi di luglio e agosto. Negli ultimi mesi dell’anno, in corrispondenza dell’avvio della stagione invernale, si è tuttavia registrata una nuova frenata rispetto ai valori pre-pandemici.

Nel 2022 lo scalo ha registrato complessivamente 8.496.000 passeggeri, in forte crescita rispetto al 2021 (+107,0%), con 70.871 movimenti (+66,8%) e 55.195 tonnellate di merce trasportata (+10,1%). Tuttavia, rispetto al 2019 – ultimo anno pre-Covid – il traffico passeggeri nel 2022 è stato inferiore del 9,7% e i movimenti dell’8,1%. In controtendenza rispetto al 2019, invece, il traffico merci, superiore del 13% nel 2022.

Il load factor medio risulta in aumento dal 68,7% del 2021 al 79,2% del 2022.

In aumento rispetto al 2019 il traffico low cost (+10,9%), mentre il traffico legacy ha mostrato un recupero più lento (-37,6% rispetto al 2019) per effetto sia di una maggiore contrazione dei movimenti sia di un minor fattore di riempimento dei voli.

Si conferma l’evoluzione a due velocità del traffico domestico rispetto a quello internazionale, penalizzato dal permanere di parziali limitazioni alla circolazione delle persone tra alcuni Stati (soprattutto nella prima parte dell’anno). I passeggeri su voli nazionali hanno già superato ampiamente i livelli di traffico pre-pandemia (+13,2% rispetto al 2019), mentre quelli su voli internazionali registrano un -15,7% rispetto al 2019.

Nel 2022 sono state raggiungibili direttamente da Bologna 127 destinazioni, in aumento rispetto al 2019 di 7 unità e di 14 rispetto al 2021.

Analizzando le performance dei vettori, Ryanair si conferma essere la prima compagnia sullo scalo con il 56,9% del traffico totale. Al secondo posto vi è Wizz Air, con una quota che è cresciuta dal 5,4% nel 2019 al 10% nel 2022. Al terzo posto invece Air France.

Lo scalo di Bologna si conferma anche nel 2022 il terzo aeroporto italiano nel settore cargo (era quinto nel 2019). Il traffico via superficie presenta un incremento del 13,3% rispetto al 2019, a fronte di una ripresa della componente via aerea pari al 12,9% ed un incremento complessivo del 13%, superiore rispetto alla crescita media italiana del 2022 (pari al circa il 2%).

Riepilogo dati di traffico febbraio 2024

Passeggeri 573.871
Movimenti 4.447
Merci via aerea (Tonnellate)

3.632

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